lunedì 24 settembre 2018

Cinque titoli Coconino Press (SCONTATI) che vi consiglio!


Fino al 15 Ottobre tutti i volumi Coconino Press saranno scontati del 25%, li trovate QUI.
Questi sono cinque volumi per tutti i gusti che vi consiglio particolarmente, cliccando sul nome dell'opera andrete direttamente alla pagina per acquistarla.






Pensate che i manga siano tutti uguali? Beh, provate a leggere Tokyo zombie di Yuusaku Hanakuma. In questo masterpiece della corrente eta uma troverete sarcasmo acido, combattimenti, azione, trash, riflessioni sulla società e molto altro ancora. Ne ho parlato meglio QUI


Special K di Simon Hanselmann è un librone pieno di gag tragicomiche quasi sempre ispirate al travagliato passato dell'autore stesso che le riversa nei personaggi da lui creati, Megg, Mog ed i loro amici. Una combriccola di individui che fanno a gara per raggiungere il più alto livello di follia possibile in una escalation di droga, incubi psichedelici e chaos. Se volete approfondire, QUI trovate la mia intervista all'autore.


Luna del mattino di Francesco Cattani è stata per me la rivelazione del 2017. Non conoscevo l'autore, e non avendo aspettative di sorta l'opera mi ha coinvolto ancora di più. Seguiamo le avventure di due fratelli ed i loro amici che in poche frenetiche ore vivono dei momenti deliranti, pericolosi ed epici.
Ne parlo in video QUI


Se Luna del mattino è stato il libro rivelazione del 2017, La terra dei figli di Gipi è probabilmente la prova fumettistica più matura dell'anno precedente. Gipi spoglia il suo disegno e come i grandi artisti di ogni epoca lascia che sia l'insieme a parlare. Una storia futuristica, semi distopica, che vi farà riflettere ed anche preoccupare per il futuro. Ne parlo QUI


E per finire un consiglio per chi volesse approfondire il gekiga, il manga più crudo che ci sia, proprio con un volume di chi questa corrente l'ha inventata, ovvero Yoshiro Tatsumi con il suo Crocevia. Una raccolta di storie pesanti, morbose, reali, che niente avranno a che vedere con la fantasia. Uno sguardo ai bassifondi del Giappone, un paese spesso idealizzato ma che come ogni altro ha le sue ovvie lacune.



どうもありがとう

Maurizio "Kirio1984" Iorio



mercoledì 16 maggio 2018

Intervista ad Ancco, autrice di Ragazze Cattive

Al Napoli Comicon 2018 ho incontrato Ancco, fumettista sud coreana al suo debutto in Italia con il libro RAGAZZE CATTIVE, appena pubblicato da Canicola edizioni.
  
Ecco la nostra chiacchierata:

Kirio1984: Raccontare la tua esperienza attraverso questo libro è stato traumatico oppure liberatorio?

Ancco: Liberatorio. Il mio obbiettivo era quello di raccontare la mia storia in realtà, non sono partita con l'idea di trarne nulla di positivo.

K: Che consigli ti sentiresti di dare a chi si trova nella stessa drammatica posizione delle protagoniste del tuo libro?

A: Io non voglio prendermi responsabilità di dare consigli a nessuno, non credo di esserne capace e nemmeno di averne il diritto. Non mi sento in grado di dare consigli a nessuno.




K: Il tuo stile grafico sembra prendere molto dal gekiga manga, quali sono le tue principali influenze?

A: Conosco e apprezzo il gekiga manga, ma il mio stile grafico è la più naturale rappresentazione della mia espressione artistica e quindi non ho delle vere e proprie influenze, non mi sono attenuta ad uno stile. Però sono molto interessata al fatto che molti lettori e critici italiani mi abbiano più volte associata al gekiga manga.

K: C'è qualche fumettista occidentale che conosci e apprezzi?

A: Conosco il canadese Chester Brown, mi piace il suo stile ed il modo in cui racconta le sue storie. Poi grazie a Canicola ho avuto modo di dare uno sguardo alle opere di qualche fumettista italiano e alcuni mi sono sembrati molto interessanti.

K: Uno dei miei registi preferiti è il tuo connazionale Park Chan Wook, il cinema è un'influenza nella tua arte?

A: Mi piace moltissimo Park Chan Wook, adoro i suoi film. Non ho inserito nessuna influenza dal suo cinema nelle mie opere almeno volontariamente, ma questa associazione con i suoi film mi incuriosisce molto. Però ripeto, io creo le mie opere in maniera involontaria e naturale, molto spontanea. Tutta la mia opera è spontaneità allo stato puro. Non ho influenze, non ho aspirazioni, non ho messaggi da lanciare. E' semplicemente quello che voglio fare, e lo faccio.

K: Questo tour è la tua prima visita in Italia? E cosa ti ha colpito di più delle città che hai visto?

A: Si è la mia prima volta in Italia. Mi è piaciuto molto il vostro cibo, le persone che sono molto gentili e cordiali. Ogni viottola e strada che ho percorso è stata per me un'esperienza nuova e molto interessante.


Grazie ad Ancco e a Canicola edizioni per la disponibilità, trovate il libro RAGAZZE CATTIVE scontato a questo link e qui trovate le altre mie interviste.


どうもありがとう

Maurizio "Kirio1984" Iorio


 






















martedì 15 maggio 2018

Due parole su L'isola dei cani di Wes Anderson

 
"Avevo proprio bisogno di questo film"

Questo il mio pensiero subito dopo essere uscito dalla sala, con ancora negli occhi quella meraviglia visiva ed emozionale che è L'isola dei cani (The isle of dogs), ultimo film del visionario regista statunitense Wes Anderson.

Un film animato in stop motion che ha iniziato a far parlare di sé sin da quando, nel 2015, Anderson annunciò di voler tornare all'animazione con un film incentrato sui cani.



Dopo una meravigliosa introduzione che racconta dell'eterna lotta tra umani amanti dei gatti contro quelli amanti dei cani ci troviamo catapultati in una ipotetica megalopoli giapponese del 2037, Megasaki, dove i cani vengono messi al bando ed esiliati su un'isola, ribattezzata poi appunto L'isola dei cani, dopo il propagarsi di un’epidemia di influenza canina.

Gli uomini sembrano troppo spaventati da questa tremenda malattia per opporsi al triste destino riservato ai loro animali, ma qualcuno non si arrende e cerca in tutti i modi di raggiungere l'isola per ritrovare il suo cane. Questo qualcuno è Atari Kobayashi, nipote del sindaco di Megasaki che aveva dato il via libera alla deportazione degli animali.

Una volta arrivato sull'isola il ragazzino fa amicizia con alcuni dei cani che meno risentono per ora degli effetti della malattia, ed in particolare inizia una splendida relazione con il più difficile fra loro, l’unico ad essere cresciuto come randagio e che inizialmente mostra le maggiori reticenze ad aiutarlo nella sua ricerca.



Dato il profondo rispetto che nutro per tutti gli animali e l’amore per i cani in particolare pensavo che sarei uscito dal cinema in lacrime conoscendo a grandi linee la trama, mentre Anderson è riuscito nell’intento di farmi uscire dalla sala con un enorme sorriso stampato in faccia, dovuto in parte alla comicità, quasi involontaria, di alcune scene della pellicola ma soprattutto da un profondo senso di soddisfazione dovuto alla consapevolezza di aver appena visto un’opera d’arte totale che mi sarebbe rimasta per sempre nel cuore.

Il film mette in scena uno spettacolare uso della stop motion, detta anche tecnica a passo uno, già sperimentata in Fantastic Mr Fox, uno dei precedenti lavori del regista. Ogni scena è dettagliata in modo maniacale e miscela anche diverse tecniche come anche il disegno tradizionale stile anime in alcune particolari sequenze.

 

 

Le musiche, quando maestose quando appena percettibili, sono la spina dorsale del film e accompagnano tutti i momenti più emozionanti. Questa commistione di stili diversi, insieme alla narrazione del film che risulta talvolta onirica seppur senza la minima sbavatura di trama, rende quest’opera un’esperienza mai provata prima sul grande schermo.

Ed in mezzo a questa esperienza sognante e visivamente da favola ci sono loro, i cani e Atari, protagonisti che non hanno nemmeno bisogno di esprimersi a voce così tanto per empatizzare con gli spettatori, protagonisti con storie strabilianti ma credibili, capaci di azioni straordinarie come di piccoli gesti che ci scalderanno il cuore.



Perché si, ci sarà anche qualche scena che una lacrimuccia ve la farà scendere, anche se uno dei maggiori pregi dell’opera è proprio quello di non voler essere mai una visione forzatamente strappalacrime come troppo spesso succede nel cinema.

E non manca un messaggio di fondo, tanto semplice quanto profondo, ovvero che probabilmente dovremmo provare tutti ad essere un pochino più in sintonia con gli altri, con gli animali, con la natura, insomma con il nostro mondo.

どうもありがとう

Maurizio "Kirio1984" Iorio

http://www.youtube.com/Kirio1984


mercoledì 25 aprile 2018

5 Fumetti Imperdibili in Anteprima al Comicon 2018


La kermesse napoletana del fumetto è alle porte e quest'anno festeggia i vent'anni di attività. Per l'occasione gli editori italiani hanno preparato tante splendide novità in anteprima e questa è una piccola selezione di quelle che vi consiglio maggiormente! Continuate a seguirmi sul canale YouTube Kirio1984, su questo blog, su Instagram e su Facebook per tanti altri consigli!

NEJISHIKI di Yoshiharu Tsuge (Oblomov edizioni)



L'anno passato il nostro paese ha avuto finalmente il piacere di conoscere questo magnifico autore grazie al suo capolavoro L'uomo senza talento (Ve ne parlo qui) pubblicato da Canicola.
Pubblicato sulla storica rivista Garo, Nejishiki è uno dei lavori più apprezzati del Maestro del Gekiga manga. Ispirato da un sogno, narra la ricerca di un medico da parte di un ragazzo ferito da una medusa in un mondo che il ragazzo scoprirà presto essere più cattivo di quanto credesse.

IL MONDO DEGLI INSETTI DI Akino Kondō (Coconino press)



Volume che inaugura la collana Doku di Coconino press, incentrata sulla ricerca di opere innovative e sperimantali create da artiste come Akino Kondo, un’artista visiva “totale” che si è affermata con il manga ma è attiva nel mondo dell’arte anche come pittrice, animatrice e scultrice. In questa antologia vedremo storie che intrecciano fantasia e realtà, in una sorta di paese delle meraviglie creato dall'autrice per narrare la vita interiore, le sue paure e le sue angosce.

JUNKO di Danilo Manzi (Hollow press)



L'autore ha avuto uno strepitoso esordio con Infetto, la sua prima opera di largo respiro pubblicata lo scorso anno da Hollow press, uno dei libri più sorprendenti degli ultimi anni. Quest'anno promette di fare altrettanto bene iniziando proprio da Junko, un'opera che sembra unire ancora di più il macabro e malato stile di Manzi alla sua passione per il manga e la cultura nipponica.

RUBBER FLESH di Miguel Angel Martin (Nicola Pesce Editore)



Monika Ledesma è una programmatrice in una multinazione e dopo un incidente scopre che il suo corpo è fatto di biosilicone ed è in grado di rigenerarsi.
Di li a poco si renderà conto però di essere in grave pericolo, un gruppo di “siliconoidi” è stato configurato geneticamente per distruggerla. Un libro con il quale Martin è riuscito nuovamente a scandalizzare dopo i capolavori Psycho patia sexualis e Brian the brian.

LA NUOVA ISOLA DEL TESORO di Osamu Tezuka (Rizzoli Lizard)


Il primo manga dell'era moderna e l'opera che ha sancito un prima ed un dopo Tezuka nella storia del fumetto giapponese e non solo. Arriva finalmente in Italia nell'edizione completamente riveduta dal Maestro in persona uno tra i più grandi classici della storia del fumetto, che dovrebbe avere un posto obbligatorio nelle librerie di ogni appassionato.


どうもありがとう

Maurizio "Kirio1984" Iorio

mercoledì 11 aprile 2018

Intervista a Simon Hanselmann, creatore di Megg & Mogg



Kirio1984: Oggi al Romics 2018 siamo con Simon Hanselmann. Come sei arrivato alla creazione di Megg e Mogg?

H: Hansellmann: Sono dieci anni che lavoro a Megg e Mogg, dal 2008. Mi sono trasferito dall'australia a Londra ed è stato quasi accidentale. Disegnavo un sacco di streghe, penso che siano veramente fighe le streghe ed i fatti, quindi ne disegnavo un sacco. Stavo lavorando ad un fumetto chiamato Girl Mountain, una cosa alla Twin Peaks, con ragazzini in un paesino dove succedono cose strane. Mi stavo annoiando, ero arrivato a circa 250 pagine, volevo fare qualcosa tipo una commedia TV stupida con protagonisti dei coinquilini.
C'è un fumetto per bambini nel Regno Unito che si chiama Meg e Mog, ed ho chiamato la strega ed il gatto Megg e Mogg. E' semplicemente successo, non è stato pianificato, non avrei mai pensato che dieci anni dopo sarei stato ancora impegnato con Megg e Mogg in Italia a parlare della serie, si è stato proprio completamente un incidente..

K: Sei stato ispirato da quei fumetti per bambini?

H: Non proprio. Il fumetto parla di una strega ed un gatto, e l'ho letto quando ero ragazzino, ma è molto diverso dal mio Megg e Mogg. La mia serie parla dei miei amici, della scena musicale che frequentavo in Tasmania.

K: Quanto c'è di autobiografico?

H: Moltissimo, diciamo il 90%. E' basato su di me ed i miei amici sconvolti. Il mio nuovo libro è incentrato invece su mia madre. Sai, lei è una tossicodipendente.. Quindi parla di questo e di come Megg si confronti con il suo uso di droghe.. Di come questo abbia danneggiato sua madre e che dovrebbe fermarsi.

K: Nella tua vita hai sempre voluto fare il fumettista?

H: Si, ho cominciato facendo delle fanzines autoprodotte a 8 anni, non ricordo da dove mi venne l'idea, disegnavo fumetti fin da piccolissimo. Andai a negozio all'angolo e le stampai per venderle a scuola dicendo a tutti "hei compra la mia fanzine, costa solo un dollaro!"
Come Peter Pan, non crescevo mai e continuavo a fare fumetti. E' sempre stato ciò che volevo fare.
Avevo un poster della Fantagraphics, una mitica casa editrice di Seattle, quando avevo 13 anni, e lo veneravo. Adesso lavoro per loro! E dico wow, il mio sogno si è avverato, cosa mi resta da fare dopo? Ho realizzato che non girano molti soldi in questo mondo, pensavo che tutti questi fumettisti facessero un sacco di soldi, e invece no..

Ecco l'intervista completa con Simon Hanselmann registrata il 7.04.2018 al Romics

Qui puoi comprare i volumi di Simon Hanselmann scontati:

MEGAHEX https://amzn.to/2GQNi55
SPECIAL K https://amzn.to/2qkDuVM 

Grazie per la collaborazione a
COCONINO PRESS / FANDANGO
SIMON HANSELMANN
ROMICS 2018


どうもありがとう

Maurizio "Kirio1984" Iorio